La Mappa degli Asset di Pubblica illuminazione che proponiamo ai nostri Clienti, compresa nel canone di gestione, è in due formati:
- formato cartaceo completo di:
- mappa generale del Comune, con griglia sullo stesso stile delle mappe Pirelli o Tuttocittà;
- il dettaglio di tutti i quadranti dove si può andare ad analizzare più nel dettaglio la zona di interesse;
- le tabelle tecniche degli asset (cabine e punti luce).
- formato elettronico consultabile via Internet, attraverso la pagina web CPM, semplicemente digitando lo user ID e password assegnate.
Il tipo di mappatura proposto si avvale di due presidi fondamentali:
- La mappa Google, formato stradario e toponomastica (vedi immagini di seguito) : tra le migliori, che meglio riprende la realtà del territorio comunale. Viene costantemente aggiornata per recepire tutte le variazioni, nuove vie ed urbanizzazioni intervenute nel corso del tempo nel territorio comunale
- Il Palmare/Netbook completo di GPRS: a disposizione del nostro personale, con il quale esegue fisicamente la mappatura.
In questa maniera il personale sul campo esegue la georeferenziazione di tutti gli Asset (quadri di comando e punti luce) di Pubblica Illuminazione del Comune di riferimento, identificandone la posizione reale sul territorio (con margine di errore inferire a 150 cm) creando la mappa ed inserendo tutti i singoli dati tecnici (stato del quadro, dei sostegni, tipo di lampada, ecc. ecc.) consultabili poi nelle tabelle tecniche.
A lavoro finito il Comune riceverà il censimento completo, un valido supporto tecnico, specchio fedele sia della quantità che del posizionamento degli asset sul territorio.
I vantaggi di questo tipo di mappa rispetto a quelle più comunemente disponibili, basate nella stragrande maggioranza dei casi su poco aggiornate cartine topografiche e/o catastali con l’asset non mappato, ma praticamente segnato approssimativamente nel punto di installazione, sono molteplici:
La mappatura proposta è dinamica e precisa: intervenuta una variazione negli asset (ad esempio dismissione o allargamento di punti luce, messa a norma del quadro, ecc.) il programma con semplici opzioni di collegamento le recepisce, sia sulla mappa mostrandola in tempo reale, sia pure sulle tabelle tecniche permettendo di avere sempre la situazione aggiornata. Con una mappa statica , invece, l’inserimento delle variazioni porta ad una serie di correzioni, che alla lunga ne ostacolano la corretta lettura, e nell’immediato diventa obsoleta, perdendo l’informazione sulla consistenza e qualità del patrimonio impiantistico.
La mappatura proposta consente di eseguire con più precisione gli interventi di manutenzione perché riduce i “tempi morti” tra chiamata ed esecuzione dell’intervento. Ultimata la mappatura ogni asset avrà un codice identificativo che verrà applicato sotto forma di adesivo su tutti gli asset mappati (quadri e punti luce). Non si interverrà più su una o alcune delle lampade dell’Utenza “x” con relativi tempi di ricerca del punto luce non funzionante, ma si interverrà sulla lampada “n” (dove n è il codice identificativo del p.to luce) in Via Rossi, alimentata dal quadro x di via Verdi. Il tecnico potrà dirigersi direttamente sul posto e iniziare subito a lavorare senza procedure relative all’identificazione della sorgente non funzionante.
Avere a disposizione tutti i dati in formato elettronico con un aggiornamento in tempo reale, permette una maggiore facilità nell’estrapolare i dati e quindi una ottimale gestione dei tempi nel reperire informazioni (utili ad esempio per valutare l’obsolescenza o la piena efficienza delle linee) che in ultima analisi significa più velocità e precisione, migliorando il processo decisionale di carattere tecnico.